In Italia, sulla base dei dati ricavati da uno studio diffuso dalla Società Italiana di Psichiatria (la SIP) circa un terzo della popolazione manifesta, sia in forme lievi che gravi, problematiche di disagio mentale che possono andare dalla depressione all’ansia, passando per manifestazioni acute di stress, comportamenti compulsivi e difficoltà a relazionarsi con il prossimo, sia nella vita privata che sul posto di lavoro. Trovare un aiuto psicologico è quindi una necessità sempre più diffusa, riflessa in primo luogo dal bisogno più che naturale (e salutare) di parlare con altre persone dei propri problemi.
Chiedere aiuto: il primo passo verso la guarigione.
Nello studio di uno psicologo è possibile raccontare ciò che si desidera, senza costrizioni, obblighi di sorta o giudizi morali. Si tratta dell’inizio di un percorso liberatorio, che aiuta non solo a mettere in prospettiva il proprio disagio (condiviso da altre persone) ma anche a guardarlo da una nuova angolazione, scoprendo cause più profonde e affrontabili con un percorso insieme al professionista, per quanto arduo ciò possa essere. La decisione di farsi aiutare costituisce un enorme passo in avanti nella cura del disagio, ed è già il sintomo della volontà di riprendere in mano la propria vita e di comprendere, affrontare ed eventualmente sconfiggere le sensazioni negative che attanagliano chi è affetto da un disturbo, spesso manifestantesi in sintomi fisici concreti, dolorosi e paralizzanti.
Dott.ssa Caterina Pucci