Il progetto presso la Comunità Riabilitativa Assistenziale Psichiatrica “Questa Città” di Spinazzola ha coinvolto 10 utenti psichiatrici e ha avuto come finalità generale quella di ottenere un miglioramento della qualità della vita del paziente ed acquisire competenze socio-relazionali.
Il relazionarsi con un amico speciale a 4 zampe permette, in particolare modo all’utente psichiatrico, di sperimentarsi da un punto di vista relazionale, senza timore di essere giudicato, responsabilizzandosi e prendendo consapevolezza delle proprie emozioni che si sviluppano nel rapporto con l’animale. Inoltre, rappresenta uno stimolo positivo in grado di incentivare l’attività’ fisica e lo sviluppo sensoriale così da migliorare il rapporto con il proprio corpo, il tono dell’umore e le relazioni sociali.
Il progetto, svolto con cadenza settimanale da febbraio a luglio 2019, ha permesso agli utenti di conoscere diversi pet con cui si sono approcciati in maniera differente, permettendo così agli operatori di monitorare e valutare le diverse interazioni. Varie sono state le attività sperimentate: percorsi motori pensati e costruiti in gruppo, gestione dei pet attraverso la loro cura e accudimento, interazioni libere, laboratori creativi e manuali, letture assistite con l’animale, elaborazioni orali e scritte, stimolazioni cognitive, attività ludiche e ricreative, etc.
All’interno di ogni incontro, ciascuno di loro è stato seguito e monitorato dagli operatori I.A.A. tra cui uno psicologo e un educatore professionale; questo al fine di garantire la massima professionalità all’intervento attraverso la corretta gestione delle emozioni e delle situazioni problematiche. L’intero gruppo ha partecipato attivamente collaborando e interessandosi alle attività proposte: il loro approccio ai pet è sempre stato caratterizzato da forte curiosità e coinvolgimento emotivo che li ha portati a prestare la massima attenzione per tutta la durata dell’intervento seguendo le indicazioni degli operatori e aspettando con ansia l’incontro successivo. Ottima, inoltre, la loro relazione con gli operatori con cui hanno instaurato un rapporto di fiducia riuscendo a raccontare parti di sé e del loro vissuto.
Si stigmatizza spesso ciò che non si riesce a comprendere appieno, ma questi ragazzi hanno instaurato con l’animale un rapporto che va oltre le differenze, che riesce ad arricchirli senza dover fare troppi sforzi, che li gratifica e rende vivi. Il progetto è stato per loro, così come per tutti noi che siamo stati coinvolti all’interno di esso, un ricordo pieno di sensazioni ed emozioni piacevoli che allevieranno le giornate più tristi e che permetterà di avere una consapevolezza in più: gli animali aiutano sempre e non c’è regalo più bello, da offrire all’altro, di un sorriso felice!